Ferrara. Tre splendide giornate primaverili hanno accompagnato i 75 equipaggi iscritti alla manifestazione organizzata dal Club Officina Ferrarese del Motorismo Storico lungo i 200 km di percorso tra la città di Ferrara e il mare Adriatico, attraverso le campagne in fiore del Delta del Po.
Un parco auto di primissimo livello – nel quale spiccavano le Bugatti 35 e 37 A degli anni ’20 o la Jaguar Biondetti Special del 1950, premiata come auto più rappresentativa della manifestazione – ha entusiasmato il grande pubblico accorso nel centro storico della città estense sin dal pomeriggio di venerdì 24 marzo per ammirare uno spettacolo di rara bellezza.
Dalla Piazza Castello di Ferrara, sabato 25 marzo gli equipaggi hanno dato il via al tour lungo pittoresche strade di campagna, dorate dal primo sole dell’anno, per raggiungere il lido ferrarese e sostare, dopo un break all’oasi naturalistica di Valle Bertuzzi, presso il Castello di Mesola. Il rientro, passando da Copparo, ha preceduto la suggestiva cena di gala all’interno del Castello Estense di Ferrara, mentre la destinazione più suggestiva della tappa successiva è stata la Base Aerea di Poggio Renatico (come tributo al centenario dell’Aeronautica Militare Italiana fondata il 28 marzo 1923) per poi concludere la manifestazione con la sfilata in piazza Trento e Trieste a Ferrara. Il presidente di Asi Alberto Scuro è entusiasta perché riconosce al club Officina Ferrarese, la capacità di «saper interpretare al meglio lo spirito del motorismo storico. Valli e Nebbie è una manifestazione sempre più importante anche a livello nazionale».
Tanto che è proprio da qui, da Ferrara, dal Valli e Nebbie che è partita la rassegna motoristica promossa dall’Automobilclub storio Italiano che prende il nome di ‘Circuito Tricolore’.
Oltre al premio speciale assegnato a Gino Perbellini ed Emanuela Piccoli per la sua Jaguar Biondetti, l’Officina Ferrarese ha reso omaggio ai partecipanti più giovani, Manuel e Daniel Roncolato su Lancia Fulvia Sport del 1970. Le prove di abilità a cronometro hanno decretato i driver più precisi e i navigatori più attenti. I migliori di ciascuna categoria – in base all’anno di costruzione delle vetture – sono stati Piantelli-Montaldi su Bugatti 37A del 1927, Bercellesi-Kryhanutsa su MG PB Magnette del 1936, Bellisai-Poddi su Triumph TR3 del 1960 (totalizzando meno penalità in assoluto), Tomasi-Boschetti su Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961, Magnanini-Valentini su Lancia Fulvia Coupé Montecarlo del 1972 e Losi-Cicognini su Ferrari 308 GTS del 1983.